lunedì 19 marzo 2018

Recensione | La misura della felicità - Gabrielle Zevin

Buon pomeriggio Readers! Oggi è un pigro lunedì, ma ancor di più è il giorno dell'anno dedicato al papà, un'occasione per festeggiare quei meravigliosi uomini che ogni giorno danno tutto per i propri figli e proprio a questo proposito vi propongo una lettura che ho affrontato tempo fa, ma che mi è rimasta nel cuore, una di quelle che meritano di essere lette anche solo per l'emozione e le riflessioni che sono capaci di suscitare. Di che libro sto parlando? Ma dello splendido romanzo di Gabrielle Zevin intitolato La misura della felicità...ecco qui la scheda libro seguita dalla mia recensione! ;)




Titolo: La misura della felicità
Autore: Gabrielle Zevin
Editore: Nord
Data di uscita: 4 Giugno 2015
Pagine: 314
Rilegato: 9.90 € (Link d'acquisto)

GABRIELLE ZEVIN è nata a New York dove vive tuttora. Dopo essersi laureata ad Harvard ha intrapreso la carriera di scrittrice e autrice cinematografica.  Il suo libro d'esordio, La misura della felicità, è subito entrato nella classifica del New York Times ed è in corso di traduzione in diversi paesi del mondo.

TRAMA Dalla tragica morte della moglie, A.J. Fikry è diventato un uomo scontroso e irascibile, insofferente verso gli abitanti della piccola isola dove vive e stufo del suo lavoro di libraio. Disprezza i libri che vende (mentre quelli che non vende gli ricordano quanto il mondo stia cambiando in peggio) e ne ha fin sopra i capelli dei pochi clienti che gli sono rimasti, capaci solo di lamentarsi e di suggerirgli di "abbassare i prezzi". Una sera, però, tutto cambia: rientrando in libreria, A.J. trova una bambina che gironzola nel reparto dedicato all'infanzia; ha in mano un biglietto, scritto dalla madre: "Questa è Maya. Ha due anni. E molto intelligente ed è eccezionalmente loquace per la sua età. Voglio che diventi una lettrice e che cresca in mezzo ai libri. Io non posso più occuparmi di lei. Sono disperata." Seppur riluttante (e spiazzando tutti i suoi conoscenti), A.J. decide di adottarla, lasciando così che quella bambina gli sconvolga l'esistenza. Perché Maya è animata da un'insaziabile curiosità e da un'attrazione istintiva per i libri - per il loro odore, per le copertine vivaci, per quell'affascinante mosaico di parole che riempie le pagine - e, grazie a lei, A.J. non solo scoprirà la gioia di essere padre, ma riassaporerà anche il piacere di essere un libraio, trovando infine il coraggio di aprirsi a un nuovo, inatteso amore...

Ho iniziato a leggerlo per puro caso, a casa del mio fidanzato, dopo aver terminato l’ultimo libro che mi ero portata, e pensavo di trovarmi per le mani un romanzo su un librario e una bambina legati appunto dalla passione per i libri, invece ecco che leggendo mi sono immersa in questa fantastica storia che tra le righe lascia trapelare messaggi importanti, che imprimono una nuova consapevolezza al lettore.

Tra tutte le riflessioni che mi ha suscitato, quella sulle seconde possibilità è forse ciò che più mi è rimasto impresso: ognuno ne ha diritto, ma c’è chi le coglie al volo riuscendo a svoltare pagina, e chi invece le ignora, continuando a vivere in un perenne momento di smarrimento, senza mai ritrovare la via d’uscita dagli imprevisti della vita. Un ammonimento che non dimentico mai e che mi ha fatto alzare le antenne, rendendomi più consapevole delle mie scelte e dei miei comportamenti.

Ma i messaggi che l'autrice trasmette attraverso questo libro non avrebbero potuto colpirmi tanto se non fossero narrati attraverso uno stile semplice ma curato. Credo infatti che la semplicità della storia e il modo in cui essa è narrata siano i punti chiave di questo buon libro, in cui sono raccontate le vicende di diversi personaggi che girano intorno alla libreria Island Books. Tra questi, sono il librario AJ e la figlia adottiva Maya quelli principali, ma ogni personaggio sembra nascondere un indizio. Il filo della narrazione tocca infatti molti personaggi e le loro personali vicissitudini, tanto da farci un po’ affezionare anche alle figure di contorno.

Una scelta interessante dell'autrice è poi quella di presentare i personaggi facendoceli conoscere attraverso i loro gusti letterari, argomentati spesso nelle conversazioni. Gabrielle Zevin tramite le sue parole, riesce poi a sottolineare come la passione per i libri può unire le persone, può farle ritrovare dopo anni o far conoscere, approfondendo rapporti superficiali. La forza della lettura permea ogni pagina di questo romanzo e le è attribuito anche il merito di rendere più viva un’amicizia piuttosto che far incontrare l’amore della propria vita.
Se si parla di politica, di Dio o dell'amore, la gente mente e lo fa pure in modo noioso. Tutto quello che ti serve sapere di una persona lo capisci dalla sua risposta alla domanda: qual è il tuo libro preferito?
Un intreccio ricco di vicende in cui ogni individuo porta con sé una storia che pian piano rivela il finale, facilmente intuibile verso gli ultimi capitoli del volume, ma che  si rivela essere una vera e propria sorpresa dolce amara, da rimanere senza parole!

Il filo conduttore del romanzo è proprio uno dei personaggi principale, ovvero Maya, che in modo quasi impercettibile influisce sulla vita di tutti gli altri. La vediamo crescere e diventare maggiorenne, sempre con la testa fra i libri e con una grande ammirazione per il padre che, incapace di mostrare affetto con i gesti, le regala tutto il suo sapere in fatto di letteratura con piccole perle di saggezza, lettere e pensieri sin quasi all'ultima pagina. Ma non rivelo altro, potrei fare spoiler e rovinarvi questa toccante e dolce lettura! ;)
Mi sono imbattuto di nuovo nella "Fortuna di Roaring Camp" un paio di anni fa e ho pianto così tanto che, quando prenderai in mano la mia edizione economica della Dover, vedrai che è deformata dalle lacrime. Credo di essermi ammorbidito, con la mezz'età. Ma credo pure che la mia reazione più recente a questo libro sia la prova che bisogna incontrare le storie al momento giusto. Ricorda, Maya: le cose che ci colpiscono a vent'anni non sono necessariamente le stesse che ci colpiscono a quaranta, e viceversa. Questo è vero nei libri e anche nella vita.
Un romanzo carico di amore in tutte le sue più svariate sfumature e specialmente quello di un padre per una figlia che credo sia uno dei più profondi che possano esistere. La mia valutazione è quindi un meritato 5/5, voti pieni per un libro che mi ha lasciata senza fiato e che ho letto in pochi giorni, ho fatto fatica a staccarmi dalla lettura ogni volta che dovevo e alla fine un po’ ho rimpianto di averlo letto tanto velocemente.
Consiglierei questo libro... a chiunque, perché non si tratta di un semplice romanzo che parla di un librario, ma è un libro che fa sorridere, piangere e che insegna quanto un piccolo cambiamento possa davvero salvare una persona. Inoltre, ricorda quanto sia importante non arrendersi mai, nemmeno nei periodi più bui, perché c’è sempre una seconda possibilità nella vita che può portarci la felicità che da tempo aspettiamo.


Un libro quindi che mi è rimasto nel cuore, una di quelle letture che non si dimenticano mai, mi è entrato nell'animo e non posso far altro che sperare che possa ancora farlo con molti altri lettori...in particolare spero che possa essere una lettura per festeggiare ed apprezzare ogni giorno il proprio meraviglioso papà!

4 commenti:

  1. Anche a me piacque molto, quando lo lessi. Adesso vorrei leggere il nuovo romanzo dell'autrice, ma prima vorrei farmi qualche idea :)

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    1. Anche io sono curiosa, anche perchè dopo questo ho il terrore che gli altri non possano essere all'altezza..un effetto "alla jojomoyes" per capirci! ^^'

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  2. Ho amato questo libro dall'inizio alla fine, è una storia bellissima.

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    1. Concordo, Laura, è una di quelle storie indimenticabili per quanto toccanti! :)

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