giovedì 23 luglio 2015

Colpa delle Stelle – John Green

Colpa delle stelle

Titolo: Colpa delle Stelle (The fault in our stars)

Autore: John Green

Pagine:  347

Editore: Rizzoli

Pubblicato: 21 Maggio 2015

Tascabile: 13 €

 

JOHN GREEN è il pluripremiato autore di romanzi in vetta alla classifica del New York Times. Tra i riconoscimenti ricevuti, la Printz Metal, il Printz Honor e l’Edgar Award. È stato due volte finalista al LA Times Book Prize. Insieme al fratello ha fondato Vlogbrothers, uno dei canali Youtube più seguiti al mondo ed è tra le cento persone più influenti al mondo del 2014 secondo Time Magazine.

TRAMA Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.

Quando è uscito il film ero titubante, ma ho voluto guardarlo perché sembrava qualcosa di innovativo, diverso dai soliti film sui malati terminali. Il film mi ha colpita nel senso che ho pianto per due ore, ma nulla in confronto al libro. Generalmente quando scopro che esiste un libro da cui il film che ho visto è tratto devo assolutamente leggerlo, ma prima di acquistarlo ho letto qualche recensione e diverse erano negative, nonostante ciò, una volta uscita la versione tascabile l’ho acquistato. Forse è stato l’acquisto migliore in fatto di libri dell’ultimo anno.

Il libro racconta la storia, narrata in prima persona, di Hazel Grace e Augustus Waters, due giovani malati di cancro che si innamorano. Tutto ciò potrebbe sembrare banale e al contempo un po’ troppo audace, ma l’autore ha reso un argomento tanto complesso nel modo più semplice possibile. Green descrive la malattia in parte in modo umoristico, senza essere indelicato o offensivo, ma attenendosi alla realtà dei fatti, senza indorare la pillola, rendere troppo saggi dei sedicenni o addirittura farli eroi. Tratta il tutto in modo realistico, tanto che davvero si può pensare a qualcosa di reale, magari un libro ispirato a una storia vera (cosa che l’autore smentisce chiaramente in una specie di prologo), nulla stona con quello che potrebbe davvero dire o pensare un adolescente malato terminale.

Una lettura che è al contempo divertente ed emozionante, a tratti straziante, ma che alla fine ti lascia con delle domande, con qualcosa su cui riflettere. Sì, perché appena finito, ma anche nel mentre, non ho potuto fare a meno di pensare all’ultimo incontro o telefonata che ho avuto con le persone a me più care, mi sono immaginata che fosse il nostro ultimo incontro e per alcuni sono rimasta un po’ delusa da me stessa, per aver dato per scontate tante cose e per aver addirittura pensato alla banalità della conversazione. Credo che questo romanzo possa davvero aprire gli occhi sulla realtà, sulla realtà e su come affrontiamo la vita. Un promemoria per il poco tempo che abbiamo per vivere, per innamorarci, per stare con le persone che amiamo, insomma per assaporare ogni istante che ci è data la fortuna di esistere e per rivalutare i valori essenziali, le priorità e l’importanza dei piccoli gesti, delle piccole cose di ogni giorno. Non c’è un’unica morale o un insegnamento, ma è qualcosa che ti rimane dentro, che inizialmente punge, fa male, come se il cuore stesse per scoppiare, ma che poi si ammorbidisce e ti scolpisce una consapevolezza della vita che non immaginavi di poter provare.

Green non ha scritto un libro incentrato su una malattia solo per vendere, ma ha scritto un vero e proprio capolavoro: semplice, ma estremamente profondo, un libro che lascia un segno e una storia decisamente difficile da dimenticare.

Se ancora non l’aveste intuito, la mia valutazione è decisamente positiva al 100%: 

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P.S.: Rileggendo quello che ho appena scritto, mi sembrano le parole di una fanatica o di qualcuno che si è fatto di qualche strana sostanza, ma per me è stata davvero una lettura illuminante. Sarà il periodo della mia vita, sarà che sono le 3.19 e sono ancora sveglia a scrivere, ma penso davvero ciò che ho scritto e spero che quello che questo libro mi ha lasciato possa rimanere anche a chi lo leggerà in seguito. Io stavo quasi per lasciarlo sullo scaffale della libreria, ma sarebbe stato un grossissimo errore!

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