sabato 14 novembre 2015

Il serpente dorato – Veronica Elisa Conti

Il serpente doratoTitolo: Il serpente dorato

Autore: Veronica Elisa Conti

Pagine:  182

Editore: Pegasus Edizioni

Pubblicazione: 5 Ottobre 2015

Brossura: 13,00 €


VERONICA ELISA CONTI è nata a Città di Castello (Pg) dove risiede. Laureata in lettere ha frequentato l'Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci. Nel 2012 vince il Premio Luigi Malerba per la Narrativa con il suo primo romanzo "Le nebbie di Vraibourg". Per "Il Serpente dorato" ha attinto al suo amore per i noir della vecchia Hollywood, conosciuti anche attraverso le opere di James Ellroy, alla quale è approdata dopo le letture più classiche francesi e russe. L'opera è risultata vincitrice del Premio letterario internazionale World Literary Prize a Parigi.


TRAMA Stati Uniti, fine anni Quaranta. Indagando sul caso della scomparsa misteriosa della figlia dei ricchi Beaumont, Darrel Faulkner, apatico investigatore privato, si muoverà in un labirinto di falsi medium, parassiti, dolori e ritualità sconosciute. Scoprirà che la vicenda è strettamente legata ad un fatto analogo avvenuto più di un secolo prima: la sparizione del giovane erede della famiglia Mayer. L’indizio che accomuna gli eventi è il simbolo del serpente che, emerso dai suoi sogni, si concretizza in una sequenza di segni che minano la ragione di Faulkner. Sarà proprio questo percorso di formazione da scettico a credente in ciò che va oltre lo spazio materiale, che gli aprirà gli occhi sulla verità.

 

Buongiorno Readers! Quest'oggi vorrei parlarvi di uno dei libri che ho letto ultimamente, Il serpente dorato, thriller-noir scritto da Veronica Elisa Conti.

Devo dire che quando mi è arrivato il libro, sono rimasta un po’ scioccata dalla copertina che mi ha ricordato un po’ quella de I piccoli brividi che leggevo da bambina, ma un libro non si giudica dalla copertina! Pochi giorni dopo sono riuscita a trovare il tempo per iniziare a leggerlo e così mi sono immersa in questa lettura a metà fra il sovrannaturale e il genere investigativo.

Le pagine sono volate e in breve sono arrivata alla conclusione di un romanzo che mi ha sorpreso un capitolo dopo l’altro, sempre di più. Mi aspettavo un thriller come tanti e invece ecco che si è rivelato un noir che pian piano ci porta a riflettere sulla natura umana, su come sia volubile ed egoista.

Ma iniziamo parlando del protagonista che è un investigatore, Darrel Faulkner, dalla bassa autostima, ma che sogna di diventare un divo di Hollywood da Premio Oscar. Poco interessato al suo lavoro di investigatore privato, se non per la mera sopravvivenza economica, in attesa di trasformarsi in una star del grande schermo. Un personaggio tanto appassionato di cinema e recitazione, che come metro di misura delle persone utilizza la loro capacità di mentire per valutare la loro bravura nel recitare.

Viene coinvolto in un caso dove iniziano a susseguirsi diversi omicidi inspiegabili. Finché lui stesso non si ritrova in pericolo e scopre il vero colpevole. Un thriller appassionante e un noir altrettanto avvincente, se non fosse per alcuni particolari.

La storia in sé non ha grossi difetti, anzi è molto interessante lo stile dell’autrice: ricercato, ma adeguato al personaggio di cui seguiamo ogni movimento. Mi sono piaciute molto anche alcune figure retoriche utilizzate che ho trovato alternative e originali. Tuttavia, il problema di questo romanzo credo sia nell’edizione fisica in sé, ed ora vi spiego i motivi.

Primo di tutto, i paragrafi si susseguono uno dopo l’altro, spesso cambiando situazione da una riga a quella successiva senza un minimo distacco, ho dovuto spesso tornare indietro per capire cosa esattamente stesse succedendo per poi accorgermi che non si stava più parlando della stessa scena. Cosa spiacevole che non solo ha rallentato la lettura, ma che ha rovinato qualche momento di suspense che sarebbe invece stato d’effetto, se riportato nella stampa correttamente.

Inoltre devo ammettere che come ho già fatto notare, la copertina mette un po’ inquietudine e non rappresenta granché il contenuto del libro, anzi, è una specie di deterrente all’acquisto, a mio avviso. Forse sono troppo legata all’estetica, ma in una società dove l’apparenza ha il suo bel valore, questo può essere un difetto bello grosso.

Forse è stato stampato in tutta fretta, forse ci sono state troppe teste a lavorarci, fatto sta che non è proprio il massimo come facciata di vendita. Personalmente, se dovessi vederlo per la prima volta su uno scaffale di una libreria, difficilmente lo acquisterei, perché purtroppo, anche l’occhio vuole la sua parte.

Nonostante ciò, credo sia una storia valida, scritta con passione e capacità e soprattutto caratterizzata da alcuni risvolti tanto traumatici quanto geniali. Nel complesso, la mia valutazione è di 3/5, ma se dovessi trovarlo in un’edizione più curata, allora forse potrebbe diventare un bel 4/5.

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Consiglierei questo libro… agli amanti del sovrannaturale e a tutti quelli a cui piace leggere le assurde vicende che gli investigatori di questi romanzi si trovano a dover affrontare.

- Franci

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